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POP Forum - ma chi paga i copyright? Casino per la testa
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Filippo 06-24-2009 22:48

ma chi paga i copyright? Casino per la testa
 
Innanzi tutto essendo una nuova entrata, i miei saluti a tutti gli utenti attivi del forum ed al suo realizzatore.:)

Detto questo passo subito al dunque, mi sono (sfortunatamente) autoincaricato a breve di dare delle spiegazioni abbastaza chiare ma dettagliate sull'argomento relativo ai Copyright in un filmato web.
Per migliorare le mie conoscenze sull'argomento ho eseguito diverse ricerche in internet, tra cui il sito SIAE e le regole e normative di YouTube.
Proprio la visita di questi siti mi ha creato non poche confusioni, in particolare riferendosi ai contenuti multimediali audio e video immessi in rete, stando alla SIAE è il titolare del sito che effettua l'immissione in rete a dover versare poi alla SIAE i relativi diritti di copyright, calcolati utilizzando appositi modelli e tariffari scaricabili dal sito SIAE.
Stando alle normative che regolano i rapporti tra YouTube e i suoi iscritti che uploadano materiale audio-video, invece sarebbero questi ultimi secondo YouTube a dover arrangiarsi per quanto riguarda il mettersi in regola coi Copyright. (oltre ovviamente aver ottenuto i permessi da autori e case editrici [ che per usi gratuiti oltretutto non rilasciano alcuna autorizzazione ad effettuare sincronizzazioni audio-video])
Insomma ma chi ha ragione dei due?:confused::confused:
Non solo, YouTube in un suo termine di contratto richiede che chi immette materiale lasci libero accesso ad esso da parte di altri utenti e che questi possano copiare, modificare e ridistribuire quanto scaricato, (così almeno io l'ho capito); ma questo non vuol dire che così uno finisce per pagare il copyright e licenze per tutti gli altri?
In attesa di chiarimenti cordiali saluti a tutti.

PS:
Nell'iscrizione al sito veniva caldamente richiesto il nome vero, devo quindi dedurre che Robin Good non è un nome d'arte o nik name?

Paolo Guidonia 06-25-2009 00:44

Ci si potrebbe scrivere una catena di libri sull'argomento, ed il sottoscritto ne ha esperienza diretta sulla propria pelle (pago le quote di associato alla siae, ma quello che di diritto mi spetta non mi arriva).

Youtube (di Dio Gugol) gioca molto sull'ambiguità anche se dopo la legnata legale (ancora deve finire) del Cavaliere e la messa al muro delle major, si è accordato con tutti a suon di milioni di euro.
Prima diceva, come dice chi vuole marciare sul copyright:" Io metto a disposizione un servizio, poi se i miei visitatori caricano materiale copyright o delinquenziale, sono fatti loro!"
Per un paio di anni gli è andata bene anche perché fregava i non esperti di web marketing dicendo "Io non monetizzo: non ho pubblicità!".
Chi voleva fregare?
Se io da una pagina di youtube con 1 milione di visite al giorno metto qualche link a "fai una ricerca con goooogle" oppure "iscriviti alla gmail" oppure "prova picasa" e cose del genere, non monetizza?
Per favore...:cool:

Poi denunce legali se ne è beccate tante.

Ora monetizza esplicitamente, paga qualcosa alle major, ma soprattutto paga facendogli pubblicità.
Poi molti contenuti vengono filtrati e altri tolti subito se qualche major o altri reclamano...

Si Yotube dice che gli utenti debbono mettersi in regola?
Ma per favore, comodo no? Chi monetizza se un video di Jovanotti o di Canale 5 viene pubblicato? Il visitatore? O gugol?
:D

Le leggi internazionali sul copyright dice due concetti fondamentali anzi 3.

  1. Chiunque ha il diritto di utilizzare materiale tutelato
  2. Chi utilizza materiale tutelato deve chiedere il permesso
  3. Chi utilizza e sfruta economicamente il materiale deve pagare in base a determinate tariffe
Poi se il web su molti settori è terra di nessuno o far west o non si è in grado di controllare o non si vuole controllare il discorso è ben diverso.
:D

Allora, perchè npon si cambiano o si fanno le leggi appropriate?

Per ignoranza.

Valentino Spataro 06-25-2009 10:47

Quote:

Originariamente inviata da Filippo Samorì (Messaggio 2768)
stando alla SIAE è il titolare del sito che effettua l'immissione in rete a dover versare poi alla SIAE i relativi diritti di copyright, calcolati utilizzando appositi modelli e tariffari scaricabili dal sito SIAE.
Stando alle normative che regolano i rapporti tra YouTube e i suoi iscritti che uploadano materiale audio-video, invece ...

Se hai un tuo dominio sei tu che metti i contenuti sul tuo sito e tu ne rispondi.

Siae parlava dei vecchi siti, gestiti con cms interni, come i miei.

Con il 2.0 i servizi sono decentralizzati, ma con la direttiva europea sul commercio elettronico che tanto segnalo solo chi mette i contenuti su una piattaforma e' responsabile, salvo che chi la ospita lo sappia e non rimuova.

In breve: io ho un sito in hosting, io rispondo. Io ho uno spazio su youtube, io rispondo.

ciao

v.

Paolo Guidonia 06-25-2009 12:26

Quote:

Originariamente inviata da Valentino Spataro (Messaggio 2776)
In breve: io ho un sito in hosting, io rispondo. Io ho uno spazio su youtube, io rispondo.

Credo sia troppo semplicistico.
Ad esempio io carico su ll'hosting di youtbe (dove risiede il video) materiale tutelato.
Come la mettiamo?
Poi youtube ha un ricavo commerciale da quel video pirata.

Diaciamo che ci sono leggi ma è come che non ci fossero sia perchè non si conosce su cosa si sta legiferando o si dovrà legiferare sia perchè per mettere in pratica e controllare le leggi occorrono risorse che non si hanno.

L'Italia poi, nonostante è uno dei paese con più utenti internet al mondo, sta indietro rispetto agli Stati Uniti ed altri.

Filippo 06-25-2009 14:37

humm...
 
Ok, dunque ricapitolando youtube prima scaricava tutta la responsabilità di mettersi a posto coi Copyright su chi immetteva le opere audio video, poi però a suon di cause legali le hanno fatto pagare milioni perchè anche se diceva che da tale servizio non guadagnava nulla ciò non era vero.
Stando a Spataro per l'utente che carica in rete li materiale audio-video non è cambiato nulla, dovrebbe essere egli stesso a mettersi in regola con la Siae; anche se a dire il vero (tornerò a ricontrollare) non mi pare che il sito SIae indirizzi la persona qualunque che vuole mettersi in regola, a procedure e modalità a lei comprensibili.

Comunque tornando a youtube anche se ora paga qualcosa, mi è parso di capire che lo fà in relazione ai suoi guadagni dovuti alle varie sponsorizzazioni e link vari, non è che metta quindi in regola i video che giornalmente gli vengono caricati; oppure ho capito male?

Ultime due domande quali siti similari a youtube si fanno carico di legalizzare la diffusione e riproduzione dei video in essi caricati, in sostituzione di chi ve li immette?

La Siae per quanto ne sò non centra nulla con la sincronizzazione di differenti materiali audio-video tra loro, il permesso spetterebe alle case editrici e agli autori, ma in caso di ottenimento del permesso a realizzare la sincronizzazione, per distribuire e riprodurre l'opera creata occorre tornare alla siae per quanto riguarda i Copyright e se sì a chi spetterebbero trattandosi della fusione di opere differenti tra loro?
Ai vecchi detentori dei diritti o il realizzatore della sincronizzazione ne diventa il titolare?

Valentino Spataro 06-26-2009 11:30

responsabilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Filippo Samorì (Messaggio 2783)
Ultime due domande quali siti similari a youtube si fanno carico di legalizzare la diffusione e riproduzione dei video in essi caricati, in sostituzione di chi ve li immette?

Guarda come si fa nel mondo della fotografia.

Le agenzie controllano ogni foto e si assumono la garanzia che il materiale sia originale e disponibile. Cosi' lo rivendono. Il fotografo garantisce l'agenzia in caso di contrasto. Tutti contratti vincolanti.

Per quanto riguarda il post di Guidonia in parte e' gia' risposto, in parte aggiunge il fatto che youtube ci guadagna.

L'hosting e' a pagamento, di norma. Che youtube offra hosting gratis perche' i soldi li prende dalla pubblicità, da terzi, e non dall'interessato, non lo trovo una obiezione sufficiente ad indicare che youtube sfrutta i contenuti degli utenti.

Gli utenti sfruttano l'hosting di youtube. Questo e' un dato di fatto.
Che youtube sia responsabile in proprio perche' guadagna con la pubblicità e' confondere due temi: la scelta di pubblicare contenuti con la scelta di avere degli introiti pubblicitari per l'hosting.

E' come ritenere responsabile il produttore di armi per l'uso che ciascun acquirente fa delle armi... E qui non sono nemmeno armi.

Possiamo discuterne a lungo. Lasciamo parlare per ora il Tribunale di Milano, ammesso che trovino un perito informatico per la traduzione, e lasciamo che sia una sentenza a dirlo.

Per inciso l'abitazione di una casa non significa che ci sia affitto. Dipende dal contratto. Puo' essere proprietà, comodato, affitto, bed and breakfast, assegnazione in separazione.

Dare a youtube la responsabilità perche' guadagna dalla pubblicità e' non guardare al rapporto contrattuale sottostante, rilevante per qualsiasi giudice e per le parti.

Youtube non dichiara mai di essere l'autore. Ricordiamolo. Distribuisce su richiesta. E se qualcuno richiede la distribuzione di qualcosa che non poteva immettere ... e' l'utente che abusa del servizio.

Lo si puo' disconoscere, ma la qualificazione giuridica di qualsiasi sito di social network e' di hosting. Gratuito per l'utente e quindi comodato precario, ma retribuito con altri metodi.

Non ho ancora letto molti giuristi contestare questa ricostruzione, ma se ce ne sono sarebbe utile leggerli, se li conosci, linkali, sara' utile.

Quanto alla Siae, giustamente c'e' anche la Scf. Difatti stanno cercando di inventarsi una nuova licenza che permetta l'uso della musica, retribuendo titolari di diritti d'autore e diritti connessi.

Quanto all'opera derivata se e' originale merita tutela a se' stante, retribuendo comunque chi ha fornito i contributi usati. Non se ne esce, salvo espressa volontà dell'autore e dei distributori.

Paolo Guidonia 06-26-2009 13:06

Quote:

Originariamente inviata da Valentino Spataro (Messaggio 2790)
Per quanto riguarda il post di Guidonia in parte e' gia' risposto, in parte aggiunge il fatto che youtube ci guadagna.

E non è cosa da poco!

Quote:

L'hosting e' a pagamento, di norma. Che youtube offra hosting gratis perche' i soldi li prende dalla pubblicità, da terzi, e non dall'interessato, non lo trovo una obiezione sufficiente ad indicare che youtube sfrutta i contenuti degli utenti.
Youtube sfrutta i contenuti degli utenti perchè incassa un sacco di milioni d'euro l'anno, ma cosa dici?
Sta li a fare beneficenza?
Bah!

Quote:

Gli utenti sfruttano l'hosting di youtube. Questo e' un dato di fatto.
Vero e non solo l'hosting

Quote:

E' come ritenere responsabile il produttore di armi per l'uso che ciascun acquirente fa delle armi... E qui non sono nemmeno armi.
ma cosa stiamo dicendo?!?
Youtube si è arricchito pubblicando contenuti online tutelati. Si è arricchito e di brutto, come pochi! Le ha usate e come le armi...ne è il "mandante" direi, usando una tua metafora. Che è cosa ben più grave...

Quote:

Youtube non dichiara mai di essere l'autore.
Dai..ci mancherebbe altro!
:D

Youtube ha composto Thriller....no, io, youtube, non lo dico!
Ma dai...
:D

Quote:

Ricordiamolo. Distribuisce su richiesta. E se qualcuno richiede la distribuzione di qualcosa che non poteva immettere ... e' l'utente che abusa del servizio. Lo si puo' disconoscere, ma la qualificazione giuridica di qualsiasi sito di social network e' di hosting. Gratuito per l'utente e quindi comodato precario, ma retribuito con altri metodi.
Uno la droga la spaccia, mette a disposizione la droga (video) le mani e a richiesta la macchina per portarla...poi se uno la usa il reato lo commette lui...
Ma di cosa stiamo parlando?

Oppure uno organizza nella propria casa delle attività illegali per altri (che poi sono per se dato che lui guadagna!) di cui sa l'operato e tutto il resto.
..non c'è bisogno di commentare..ma dai!

Youtube basa il prorpio guadagno su contenuto tutelato.
Sa di averlo e lo lascia li (altrimenti non lo frequenta più nessuno...)
Non c'è null'altro da dire...


ma staimo parlando da persone adulte o da perosne adulte che hanno detrminati interessi o occhi con il prosciutto sopra?

Quote:

Non ho ancora letto molti giuristi contestare questa ricostruzione, ma se ce ne sono sarebbe utile leggerli, se li conosci, linkali, sara' utile.
Vai a leggere le denunce fatte da giuristi che si è beccato.
Quanti siti di torrent vengono chiusi?
Qaunti server di emule chiusi e sorvegliati?


Valentino, nulla di personale contro di te e scusa il tono... ma molti la pensano come te.
Un conto è avere vantaggi da youtube e ci li ho anche io, un conto è apprezzarne le qualità ed io sono il primo ed un conto è dire cose che non stanno nè in piedi nè in terra.
Almeno da un punto di vista logico giuridico.
Il fatto è che le leggi sul web spesso vengono messe naturalmente in discussione data la virtualità della cosa.
Non dimentichiamo che il web ha poco più di 10 anni di vita.


Cosa importante:

prorpio in base a queste considerazioni, a distanza di un anno dalla causa Mediaset, youtube ha messo in regola molto della sua posizione in merito di copyright, come già detto all'inizio.
Il che conferma quanto sopra esposto.

Filippo 06-26-2009 21:55

Salve, uhuhuh come si è scaldata l'atmosfera in mia assenza!
dunque posto delle novità; stamattina ho avuto la bella idea (speriamo lo sia stata veramente :o ) di telefonare direttamente alla SIAE e ho posto suppergiù le medesime domande.
Stando a chi mi ha risposto (che a mio dire è sembrata informata e padrona della situazione) ha affermato che devono esistere piattaforme multimediali che per l'appunto pagano o pagheranno i copyright per le opere immesse nei loro database al posto di chi li carica; anzi a video dovranno essere visibili la matricola della licenza ottenuta e che sono stati assolti i diritti di copyright.
In poche parole il responsabile diretto è il padrone o titolare del sito, se immetto contenuti protetti in un mio blog pago io, se lo carico sui loro siti pagano loro, essendo loro che consentono di effettuare la trasmissione e diffusione dell'opera.
Resta sempre in chiaro che l'autorizzazione a immettere materiale deve essere sempre richiesta all'autore dall'utente che carica in rete il materiale protetto.

You tube viene considerato da loro alla stregua di un pistolero fuorilegge che non rispetta le regole (per questo è pieno di casini!)

Un saluto a tutti:).

Paolo Guidonia 06-27-2009 00:14

Le leggi della Siae sono una cosa, la loro applicazione un'altra e i controlli un'altra ancora.
Quelli della siae ti ripetono la lezioncina della legge sul diritto d'autore fatta ai tempi di Giuseppe Verdi.
Hanno delle leggi a dir poco ridicole sul web.
Sai, epr esempio che se trasmetti un apio di video sul tuo sito, fai una web TV e devi pagare somme per la diretta che neanche immagini?
Cioè se io voglio mandare in streaming un concerto in cui si canto delle canzoni tutelate (non mie) devo pagare, oltre ad una percentuale sui guadagni, una caparra annuale e circa 200 euro l'ora o giù di li, non ricordo bene. Oltre ai permessi e parecchi documenti da riempire...ti fanno passare la voglia.
E queste leggi sono campate per aria...basta farsi un giretto su youtube, facebook, myspace e tanti altri posti...
Non sanno cosa fare...intanto youtube con i soldi e i dialoghi con le major, sta mettendo tutte le cose a posto, sembra.
Le grandi società americane non apsettano le leggi.... che poi quelle americane sul copyright stanno avanti anni luce.

Filippo 06-27-2009 20:57

"Apio di Video" ?? Scusa sarebbe? :confused::confused:

Bè insomma, per quanto possano essere ridicole certe interpretazioni di tutela del copyright, resta sempre il fatto che in italia le leggi sono queste no?
Buone o cattive che siano basta attaccarsi al fatto che in certi campi sono assurde per proteggersi da beghe legali in caso uno venisse ritenuto reo di violazione?

PS:
Perchè dopo essermi loggato sul forum quando immetto le mie risposte mi viene nuovamente richiesto di inserire E-mail e password? :confused:
EDIT:
hei stavolta non mi ha richiesto di riloggarmi! Bò?


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