Ciao a tutti.
Sono d'accordo con Robin quando sottolinea come la fase di analisi, che in un progetto imprenditoriale classico si focalizza maggiormente nel primo step di avvio dello stesso (anche se questo non vuol dire che non possano esserci modifiche "in corsa"), in ambito web vada di fatto lasciata aperta e soprattutto...tenuta d'occhio con sempre maggiore frequenza e attenzione.
Mi spiego meglio.
La fortuna di un progetto web può risiedere nel fatto che gli
early users del prodotto che lanciamo possano consegnarci in tempo reale un feedback sulla bontà del nostro prodotto. Gli strumenti di analisi del loro "consenso", del resto, non possono che essere innumerevoli.
Ma ancor prima, possiamo ascoltare il mercato senza costosi focus group o indagini telefoniche! Io ad esempio ho comprato un servizio di survey online, monkeysurvey, ho raccolto 500 indirizzi mail di amici e amicidiamici
, e ho sparato loro un bel questionario per testare un discreto campione. Avessi una reputazione online consolidata, avrei potuto far leva sul mio sito/blog. Immaginate quanti contatti?
Ma quali, invece, gli svantaggi?
Se dovessi rifarmi ad una formula classica dell'ambiente competitivo, direi che:
- i concorrenti in competizione diretta possono avere una maggiore reattività nei cinfronti della nostra intrapresa e costi bassi (barrieri di ingresso basse) per venire a darci fastidio
- i clienti/utenti hanno un potere contrattuale enorme: se non creiamo valore, di quello vero, spendibile per un qualcosa di concreto, difficilmente torneranno a trovarci...
- potenziali entranti: la competizione non si gioca sul nostro mercato locale, ma potremmo vederci "insidiare" da una progetto svedese come da uno thailandese. L'arena competitiva è larga a dismisura
- prodotti/servizi sostitutivi: e se quello che stiamo creando fosse facilmente sostituibile da qualcos'altro? Es. se creo un'applicazione web e a questa gli utenti ne preferiscono una da installare sul telefonino? Occhio ai mecanismi di lock-in...
In definitiva, il
business plan può essere aperto, come dice Robin?
Secondo me,
sì, se:
-penso al modello di business tipico del web: struttura organizzativa, segmento di riferimento e prodotto/servizio offerto in continua evoluzione
-se sono imprenditore autofinanziato: di fatto creo un modello flessibile di simulaizone economico/finanziaria che posso aggiustare in corsa e tarare secondo la mia esperienza field
-se sono capace ad indirizzare bene all'interno dei documenti che redigo "la pancia" dei miei early users, a captarne i bisogni e a creare leve competitive per acquisire ulteriore clientela. Se regolare il mio b.p. deve essere un gioco autoreferenziale, tanto vale chiuderlo alla vecchia maniera...
No se:
-cerco finanziamenti esterni! Non mi immagino una banca/finanziatore che mi dice "ok, partiamo, al max la quota che le affido la cambiamo in corsa"...
-vedo l'ambiente competitivo come una minaccia: "oddio, mi ruberanno al volo l'idea desumendo che voglio apportare..."
-sono appena uscito da una business school e giocoforza legato ai vecchi schemi di business (do you remeber Porter?).
Ho lanciato qualche spunto.
Aspetto, neanche a farlo apposta
, un vostro feedback.
Ciao.
A.