Inviare newsletter ...
Ciao a tt ,
Volevo chiedervi una cosa ... Al nostro sito si iscrivono tanti utenti ai corsi che offriamo ... Quindi a tutti questi iscritti verrà inviato una mail con il codice per entrare nei corsi online... A questi contatti posso inviare newsletter commerciali , visto che abbiamo già inviato una mail? |
Privacy
Ciao Angelo,
la mia risposta è del tutto simile alla precedente. A mio avviso non è possibile inviare email per pubblicizzare un prodotto o un servizio senza aver prima ottenuto il consenso del destinatario. L'email marketing ti sarà possibile se, al momento dell'iscrizione ai corsi, gli utenti sottoscriveranno una informativa sulla privacy in cui esplicitamente verrà loro indicato il fine della raccolta dei propri dati personali (l'invio delle info commerciali). Altra cosa ancora è la newsletter per la quale ti rimando alla mia precedente risposta. Ecco un pò di info utili: Privacy: l’Informativa sul trattamento dati nell’e-commerce | Il Fisco per il Business Online | Scoop.it L’invio delle email è vietato anche per chiedere il consenso stesso per il successivo inoltro di comunicazioni commerciali. L’indirizzo di posta elettronica, per il solo fatto di essere reperibile in rete o acquisibile da pubblici atti o registri non autorizza comunque un suo uso indiscriminato. E’ necessario un preventivo consenso quale condizione di liceità del trattamento dei dati per finalità di marketing. L’errore in cui si incorre più facilmente è quello di recuperare da biglietti da visita o pagine web indirizzi di posta elettronica al fine di inviare comunicazioni elettroniche contenenti materiale pubblicitario: questa ipotesi può determinare una responsabilità civile per spamming nonché una responsabilità penale per illecito trattamento di dati personali. Saluti Luca |
Ciao luca grazie ,
Ma se io li cambio la privacy sul sito , e inserisco i termini e la privacy con la frase che mi permete di inviargli newsletter commerciali? Tanto come fanno a sapere che hanno accettato i termini e la privacy diversi ? |
Premesso che non esiste un modello standard di informativa valido in ogni occasione, un modello per così dire universale, nel diritto civile (nel quale non sono un esperto) come nel tributario, il legislatore è improntato a principi di ragionevolezza e di buona fede del contribuente.
Ciò significa che, alla luce del dato letterale di una qualsivoglia norma, sta poi a chi la applica adottare un’interpretazione in senso più o meno restrittivo. Per non farla troppo lunga: la modalità che intendi adottare non è in assoluto contraria al dettato normativo e però, a mio avviso, non si concilia in pieno con quella trasparenza e ragionevolezza che citavo poc’anzi. Anche qui vale un po’ il principio della propensione al rischio dell’imprenditore, nella consapevolezza che, in caso di eventuale contenzioso, non potrai contare però su una “ragione” per così dire piena. Spero di essere stato esaustivo. Ti ringrazio e ti saluto. Luca |
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